La bombola di gas in ghisa, che ha causato la morte di Giuseppe Cianciola, il 78enne deceduto all’interno di un box condominiale in via Tenente Pilota Licio Carri, era inutilizzata dagli anni Novanta, ovvero da quando fu installato l’impianto antincendio. È quanto emerso dagli accertamenti della Polizia ed è l’ultimo tassello del fascicolo aperto sulla morte del 78enne, dove l’unico indagato resta il proprietario del box, un professionista barese. L’accusa è di omicidio colposo aggravata da una serie di violazioni sulla sicurezza. Sarebbe stato lui a commissionare il lavoro alla vittima in pensione, in nero e senza verifica delle qualifiche professionali. A causa della fuoriuscita del gas, la bombola si è trasformato in un siluro da quasi 100 chili che ha colpito in testa l’operaio, facendolo cadere dalla scala. Si sta cercando di ricostruire la dinamica e capire i movimenti della vittima, anche gli ispettori dello Spesal stanno indagando sull’accaduto. Sul luogo della tragedia non c’era nessuno, il primo a soccorrerlo è stato un altro operaio, allertato dal boato, che si trovava al quarto piano dello stesso edificio.