Due detenuti sono evasi nel primo pomeriggio dal carcere di Trani. Si tratta di due cittadini migranti di circa 30 anni, accusati di reati contro il patrimonio e la persona. I due erano nell’area passeggio del reparto accoglienza e hanno hanno scavalcato il muro di cinta posteriore alla struttura. Si sono poi dispersi nelle campagne circostanti. Sono in corso le ricerche da parte delle forze dell’ordine. L’ultima evasione dalla casa circondariale di Trani risale all’agosto 2021 quando a fuggire furono Daniele Arciuli e Giuseppe De Noya: il primo fu arrestato dopo due mesi, l’altro si costituì pochi giorni dopo.
“Due persone di origine marocchine sono evase questo pomeriggio dal carcere di Trani, l’evasione è avvenuta scendendo dal muro di cinta grazie a lenzuola annodate. L’agente di guardia era da solo nel reparto accoglienza dove erano ristretti i due detenuti. Oltre alla sezione il poliziotto doveva gestire altri due posti di servizio. Situazione sfruttata dai detenuti che sono usciti dal reparto aggrappandosi all intercinta per poi arrivare al muro di cinta. Una via utilizzata anche nella precedente evasione dell’agosto di due anni fa, passando dall’Intercinta. Purtroppo denunciamo da tempo la grave situazione del carcere di trani ove la carenza di poliziotti costringe ad occupare contemporanea più posti. A Trani mancano 60 poliziotti e nonostante i vari appelli del sappe nulla e stato fatto, nonostante i detenuti siano il doppio dei posti disponibili. Circa 400 a fronte di 220 Con questi risultati, l’avevamo detto anche in occasione dell’evasione di due anni fa che bisognava correre ai ripari, ma nulla è stato fatto. Ora davanti a responsabilità precise dell’amministrazione penitenziaria non faremo come al solito le vittime sacrificali di un sistema che fa acqua da tutte le parti”, le parole di Federico Pilagatti, segretario regionale del Sappe.