La linea ferroviaria Bari-Bitritto è tra le peggiori d’Italia. A stabilirlo è una classifica di Legambiente, assieme alla tratta pugliese ci sono le ex Linee circumvesuviane, della Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo, della Catania-Caltagirone-Gela, della Milano-Mortara, della Verona-Rovigo-Chioggia, della Genova-Acqui-Asti, della Novara-Biella-Santhià, della Trento-Bassano del Grappa e della Portomaggiore-Bologna. La linea di 10 chilometri, pensata 35 anni fa, sarà connessa alla Bari-Taranto, permetterà di collegare Bari e Bitritto in 20 minuti e passerà per Carbonara e Loseto.
L’esecutivo pugliese ha disposto l’aggiudicazione diretta in favore di Trenitalia per il periodo 2024-2032 del servizio di trasporto pubblico ferroviario fornendo, inoltre, indirizzi per la ridefinizione dei livelli minimi dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale e quindi una revisione, con successiva adozione ed approvazione, del Piano Triennale dei Servizi. La Bari-Bitritto è al momento interessata da interventi infrastrutturali a carico di RFI, gestore dell’infrastruttura, che la porteranno a connettersi a Bari Centrale, con un innesto sui primi 3 km della linea Bari–Taranto. “Il 2023 potrà essere realmente l’anno in cui viaggeremo sulla Bari-Bitritto – ha dichiarato a dicembre l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia -. Con l’affido diretto a Trenitalia, per il quale provvederemo presto alla pubblicazione dello schema di preinformazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, siamo sicuri che la linea Bari-Bitritto entrerà in un sistema capace di garantire servizi efficienti alla clientela. Sotto tutti gli aspetti. Si stimano tempi di percorrenza di circa 20 minuti su treni Jazz di nuova acquisizione e si prospettano soluzioni di viaggio integrate con gli altri servizi regionali di Trenitalia di tutte le linee regionali e interregionali, avendo come hub di scambio Bari Centrale. Certo dovremo avviare procedure burocratiche di revisione del contratto di servizio e del Piano Triennale dei Servizi, ma saremo soddisfatti di poter rendere sempre più capillare, moderna e sostenibile l’offerta di trasporto ferroviario in Puglia.”