Spesso ci si imbatte in persone che chiedono dei contributi per la realizzazione di centri, ma il più delle volte si tratta di truffe che contano sul buon cuore della gente. È capitato a una ragazza di Taranto, in visita al centro commerciale BariBlu di Triggiano. “Fuori da un negozio c’erano tre ragazzi che chiedevano i dati. Credevo fosse per la tessera del negozio stesso, ma alla fine mi sono accorta che chiedevano un contributo per la realizzazione di un centro per sordi. Al momento non avevo contanti con me e dispiaciuta sono andata via. Pensandoci, però, sono tornata indietro per poter cancellare i miei dati, erroneamente scritti sulla loro cartellina. Uno dei ragazzi, che si fingeva sordo, me l’ha negato. Alche ho chiamato sia la vigilanza e ho minacciato di chiamare i Carabinieri. Solo a quel punto ha cancellato i miei dati personali. Visto il trambusto che si è creato, i gestori del negozio li hanno cacciati dalla loro postazione, visto che non avevano alcuna autorizzazione a stare in quel punto a chiedere i soldi. I ragazzi poi si sono volatilizzati, mentre arrivava la vigilanza. Abbiamo scoperto che si tratta di una delle truffe più comuni in Italia”.
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- di: Raffaele Caruso
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