I Carabinieri del Comando Compagnia di Triggiano hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del luogo, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di un 33enne, di Triggiano, indagato per “rapina aggravata e porto abusivo di arma”.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nella fasi successive con il contributo della difesa), l’indagato avrebbe compiuto 4 rapine a mano armata a Triggiano, tra il dicembre 2021 e il gennaio 2022, in danno di una parafarmacia, di un caseificio e, per ben 2 volte, dello stesso supermercato. L’ammontare complessivo della refurtiva è di circa 800 euro.
Il provvedimento scaturisce dall’indagine condotta dalla Sezione Operativa dei Carabinieri di Triggiano, tramite l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nel supermercato e nella parafarmacia, ma soprattutto grazie alla pianificazione di mirati servizi di controllo del territorio specie nelle ore serali. Infatti, proprio lo scorso 20 gennaio 2022, a seguito di una telefonata al 112, da parte di solerti cittadini che, insospettiti dai movimenti che l’odierno indagato stava tenendo nei pressi di alcuni esercizi commerciali, ha permesso di allertare una delle pattuglie della Compagnia di Triggiano impegnata in servizio antirapina, che, giunta in via Virgilio ha prontamente bloccato l’uomo, trovandolo in possesso di una pistola giocattolo, sprovvista del tappo rosso. La successiva perquisizione presso l’abitazione del 33enne, ha consentito ai militari altresì di rinvenire gli stessi abiti indossati dall’autore nel corso delle quattro menzionate rapine.
Il 33enne, una volta terminate le incombenze di rito, è stato tradotto presso il carcere di Trani.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.