Torniamo ad occuparci del caso scoppiato alla scuola Don Bosco di Bari, dove cinque mamme hanno deciso di far cambiare classe ai loro figli per il numero elevato di alunni stranieri in aula. In tanti, alla pubblicazione della notizia, le hanno appellate razziste, ma alla base c’è molto di più. Dopo aver sentito le motivazioni di una delle mamme, abbiamo intervistato Nadia che tutto può essere anziché razzista visto che suo padre è egiziano. Anche lei ha sottolineato che in classe su 15 alunni in 10 erano stranieri e che quindi non ci sarebbe stato alcun tipo di integrazione. Inoltre lei stessa, proprio perché crede che la scuola non funzioni nel modo in cui dovrebbe funzionare, già da luglio aveva chiesto il nullaosta per spostare suo figlio. “Non era nemmeno nell’elenco degli iscritti. Posso benissimo fare il paragone con altre scuole, visto che ho altri due figli che vanno in plessi diversi. Mi hanno appellato razzista, quando non sanno che mio figlio grande ha come migliore amico uno straniero e va in classe con cinque ragazzini di origine straniere. Ho persino aiutato le mamme in faccende burocratiche. A quelli che hanno sparlato, dicendo anche cose maleducate, vorrei dire che forse prima di commentare e di dire a me che sono razzista, devono imparare l’educazione e poi insegnarla ai loro figli”.
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- di: Raffaele Caruso
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