“Ho avuto il coraggio di denunciare un sistema sbagliato, che truffa la gente, ma ne sono uscito cornuto e mazziato”. A parlare è Giuseppe Schirru, tecnico ortopedico di Palermo, che ha chiesto in un videomessaggio il nostro aiuto affinché venga portata alla luce la questione legata al decreto ministeriale 332/99, riguardante la nomenclatura del tariffario delle protesi ortopediche. “Anche Giuseppe Caforio, senatore di Italia Viva, ha denunciato quanto io dico da anni, e non capisco come mai non sia riuscito lui stesso a far sovvertire questo decreto vecchio con le nuove Lea, parcheggiate lì da anni e mai messe in pratica”.
Giuseppe ha deciso di denunciare un giro di malaffare che è insito nella sanità, ma soprattutto per quanto riguarda delle truffe che ha scoperto all’interno delle schede tecniche dei prodotti ortopedici che consentono quindi una emorragia economica all’interno della sanità, nel suo caso siciliana, ma uguale in tutta Italia. “Ho denunciato ciò che non andava e invece di avere giustizia, adesso, con l’assoluzione di queste persone perché le prove a loro carico sono state ritenute insufficienti dai magistrati, mi sono ritrovato senza lavoro e anche senza casa, perché venduta all’asta per una cifra irrisoria. Voglio rimettermi in careggiata, ma in tanti mi sbattono la porta in faccia perché ho denunciato un sistema sbagliato. Non c’è una conoscenza approfondita da parte dei medici che collaudano queste protesi e in qualsiasi pratica da me controllata ho trovato delle manchevolezze gravi. Nonostante le mie tante denunce nessuna Procura, che io sappia, ha all’interno dei tecnici ortopedici che riescono a leggere i codici di ogni protesi. Se dico ad esempio alla Finanza che all’interno dell’ausilio è stata fatta una truffa, nessuno riuscirebbe a leggere codici che per loro sarebbero come una lingua sconosciuta. Per questo motivo questa pratica truffaldina va avanti indisturbata. Vorrei che questa mia denuncia arrivasse alle persone competenti e che finalmente il decreto 332/99 venga sostituito dalle nuove Lea”.