Il blitz di Antonio a Barivecchia per denunciare la truffa delle orecchiette ha fatto il giro d’Italia. Durante la registrazione del servizio, in cui abbiamo denunciato l’illegalità dei supermercati abusivi dell’Arco Basso, dove le orecchiette fatte a mano non sono più l’unica mercanzia e per la verità neppure sono tutte fatte a mano, Antonio è stato minacciato di morte da una signora. Quella delle orecchiette è una questione molto delicata. Alle signore si consente di aprire veri e propri supermercati con la certezza della totale assenza di controlli. Un vero e proprio controsenso alla lotta alla mafia e all’illegalità sbandierata ai quattro venti tra una dichiarazione e l’altra, considerando anche la pubblicità che si fa portando politici e personaggi illustri tra i vicoli della città vecchia.
Vogliamo precisare alcune cose. Questo non è assolutamente un braccio di ferro tra Antonio e il sindaco Decaro. Riteniamo semplicemente che questa situazione debba essere regolamentata il prima possibile. Decaro ha inviato ad Antonio un messaggio, un gesto che abbiamo apprezzato molto, in cui lo invita a denunciare il controllo di un presunto clan alle spalle del giro d’affari delle signore di Barivecchia. In realtà c’è stato un misunderstanding, causato anche da Tommy Tedone e dal suo programma in onda su Radio Mi Piaci. Antonio, come si evince dal video, ha detto di essere stato minacciato da una persona al telefono che lo ha invitato a non interessarsi più della vicenda delle orecchiette. Non abbiamo fatto riferimento ad un clan o perlomeno fino ad oggi non abbiamo la certezza della presenza di un clan dietro a tutto questo. Il Sindaco Decaro, intervenuto nel programma radiofonico di Tommy Tedone, ha parlato anche di altre cose. Ecco cosa ne pensiamo.
Editoriale
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