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Truffa fotovoltaico, nei guai i fratelli Grieco di Cerignola: sequestrati 10 milioni di euro

4 Ottobre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
4 Ottobre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

Nell’inchiesta sulla presunta maxi truffa legata agli incentivi energetici per gli impianti fotovoltaici, tra i 64 indagati spuntano i nomi dei fratelli Nicola, Antonio e Francesco Grieco, proprietari a Cerignola del marchio Proshop. Ai tre fratelli sono stati sequestrati, in via conservativa, beni per 10 milioni di euro. Nicola è il patron dell’Audace Cerignola, squadra di calcio che milita in serie C.

L’inchiesta è partita nel 2020 e ha fatto scattare il provvedimento della Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio. Tra i nomi anche l’imprenditore di Altamura, Pietro Niniviggi, che secondo l’ipotesi accusatoria avrebbe realizzato un sistema di 49 società ritenute fittizie denominate Energia Fotovoltaica. Queste avrebbero ottenuto dal Gestore dei Servizi Energetici incentivi per quasi 100 milioni di euro, presentando solo la Dia, la denuncia di inizio attività, e non l’Aur, l’autorizzazione unica regionale, velocizzando la pratica per ottenere i fondi.

I Grieco sarebbero legali rappresentanti di alcune delle società fittizie e intestatari della domanda di incentivo al GSE. Tra i beni sequestrati anche le quote societarie della squadra di calcio. I legali dei fratelli sono intervenuti con una nota. “Gli investimenti in materia di energie rinnovabili della famiglia Grieco sono del tutto residuali rispetto al core business dell’azienda, e hanno come unica finalità quella di sostenere responsabilmente la green economy e contribuire alla transizione ecologica. Rispetto all’indagine della truffa ai danni dello Stato, che vede indagati i presunti ideatori e i relativi prestanome, la famiglia Grieco riveste la qualità di persona offesa, avendo acquistato i parchi in assoluta buona fede, come stabilito da una recente sentenza irrevocabile del Tribunale di Milano. Il GSE, gestore dei servizi energetici , nell’ambito degli accertamenti sulla sussistenza di tutti i requisiti per l’accesso alle previste tariffe, non ha eccepito alcun rilievo. La famiglia Grieco esprime la propria fiducia nell’operato della Magistratura Contabile che potrà, così come quella penale, apprezzare la linearità della condotta della proprietà e della dirigenza del proprio gruppo aziendale”.