“L’opera non poteva essere realizzata nei pressi del carcere per motivi di sicurezza. Il no è arrivato direttamente dal Ministero della Difesa dopo la segnalazione fatta dal carcere”. È questo il reale motivo per cui la città di Turi ha dovuto rinunciare agli 850mila euro della Regione per realizzare l’opera dedicata a Gramsci che rientrava nel progetto “Compagni ed Angeli” con la direzione dell’artista Alfredo Pirri.
Una volta sparsa la notizia, è stato subito puntato il dito contro il primo cittadino, Tina Resta, attaccata su più fronti, anche a livello giornalistico. Il nostro Massimo Sportelli è andato a chiedere spiegazioni alla sindaca. “Tutto falso, è solo frutta di insana campagna elettorale. Il nostro Comune non ha rifiutato nulla, a dirlo è la delibera del consiglio comunale che parla chiaro: tutti, maggioranza ed opposizione, avevamo approvato il progetto. Il “no” è arrivato dal Ministero della Difesa, il quale ha stabilito a chiare lettere, che l’opera non poteva essere realizzata nei pressi del carcere per motivi di sicurezza”.