Tassa di soggiorno anche a Bari. È ciò che il Comune sta valutando dato che il capoluogo è una delle poche città che ancora non ha introdotto l’imposta. Una decisione che viaggia parallelamente con il boom di turisti registrati in questi giorni. Stando ai dati di Booking, Bari sfiora il 100% di alberghi e b&b prenotati in questa settimana. Un numero che rispetto al 2021, dove si sono contate oltre 600mila presenze, tende a raddoppiare.
Se la tassa corrispondesse a 1 euro, riferendoci al periodo del 2021, il Comune intascherebbe oltre 600 mila euro. Un dato che potrebbe cambiare se Bari si adeguasse alla tassa di altre città che hanno portato l’imposta a 2 euro. Il Comune intende istituirla l’anno prossimo e in questo arco di tempo deve decidere se calibrare l’imposta in base alle strutture ricettive e alla stagionalità. Grazie alla tassa di soggiorno si potranno migliorare i servizi in città.
Inoltre la tassa sarà collegata alla guest card, un servizio annunciato e mai partito che darà la possibilità ai turisti di accedere a servizi come il trasporto pubblico o accesso ai musei. Inizialmente sarà gratuito, ma poi sarà a pagamento e a cura del Comune, della Città metropolitana e della Camera di commercio.