Investimenti nel settore edilizio, più servizi a supporto degli studenti, maggiori risorse sulla ricerca, più investimenti per assunzioni di personale. Sono queste alcune delle principali misure contenute nel bilancio di previsione dell’università degli Studi di Bari per il 2023: circa 400 milioni di euro, dei quali 347,2 sul budget economico e 49,3 su quello degli investimenti. L’Ateneo pugliese fa sapere attraverso una nota che il 2023 è segnato da un aumento importante delle spese energetiche, passate dai tre milioni di euro del 2022 a una previsione di circa otto milioni. Nonostante questo, l’università prevede di mantenere, e in alcuni casi incrementare, gli interventi. Aumentano l’investimento nei servizi bibliotecari (quasi tre milioni di euro) e il fondo per gli specializzandi (130mila euro). Fra le misure c’è la riduzione del 75% del contributo onnicomprensivo (era del 25%) per le studentesse iscritte alle lauree Stem e il mantenimento della “no tax area” a 25mila euro invece di 22mila, soglia indicata dal ministero, una misura che ha garantito a circa il 42% degli studenti di poter accedere agli studi universitari grazie all’esenzione totale. Sul fronte della ricerca, per la quale sono stanziati complessivamente cinque milioni di euro, si aggiungono le risorse del Pnrr: 27 milioni di euro per il 2023 e 138 milioni per l’intero triennio 2023-2025. Sono stati inoltre stati appena pubblicati i nuovi bandi dottorato per 55 borse Pnrr ed è prevista l’assunzione 136 nuovi giovani ricercatori Rtda su Pnrr. Cospicuo anche il numero delle borse di dottorato che arriva a 200, coprendo tutti gli ambiti scientifici.
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- di: Raffaele Caruso
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