Una lettera a firma dell’Udu Lecce (Unione degli universitari) e indirizzata al ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, e al rettore di UniSalento, Fabio Pollice, per denunciare le umiliazioni ricevute dagli studenti durante le sedute d’esame. Una situazione diventata ormai “insostenibile” che riguarda soprattutto la “modalità attraverso cui viene svolto l’esame di Lingua e letteratura latina nel corso di laurea in Lettere, dove ad ogni appello d’esame si assiste impietosamente ad uno stillicidio di studenti/esse che si presentano al medesimo, in virtù di una commissione d’esame che, nella maggior parte dei casi, è avulsa da valutazione atta a definire la preparazione dell’esaminato/a, in favore di una costante e denigrante pressione psicologica”.
La preoccupazione è tanta, anche in virtù delle “situazioni di suicidio già riscontrate a livello nazionale negli ultimi anni”, con la paura che “si possano presentare nel nostro Ateneo”. C’è chi è stato costretto a ricorrere da mesi ad un percorso di psicoterapia e a valutare il trasferimento ad un altro corso di studi o proprio ad un altro Ateneo, c’è chi invece è stato bocciato nel giro di 1 minuto e mezzo, perché non ricordava il significato di un verbo, chi si è sentito male tanto da rendere necessario l’intervento sul posto del 118.
“Quel giorno – è una delle testimonianze raccolte dall’Udu – sono uscita piangendo perché mi avevano trattata in malo modo. Ho spostato per ben due volte la laurea dopo aver effettuato tutti i pagamenti, a causa delle bocciature avute in ben tre appelli. Sono esausta di questa situazione, ho continui attacchi di panico e non sono più motivata ad andare avanti nel mio percorso. A danneggiare la salute mentale di chi sostenga l’esame non è solo il comportamento della docente, già di per sé gravissimo, ma anche la figura del coniuge della titolare, ormai in pensione, che non sarebbe autorizzato ad esaminare, ma che puntualmente lo fa, umiliando studenti e studentesse con urla e rimproveri, perfettamente udibili anche all’esterno dell’aula”. L’Udu di Lecce chiede “ufficialmente all’illustrissima Ministra e al Magnifico Rettore di prendere provvedimenti opportuni, cosicché si possa mettere fine a questa situazione deplorevole e che tra l’altro non colpisce soltanto il nostro Ateneo. Chiediamo tutele per tutte le università italiane”, si legge nella parte finale della missiva.