L’inchiesta sul sistema di usura a Bari, che ha interessato dal 2010 al 2020 i quartieri Japigia, San Pasquale e San Paolo, si è conclusa con 10 condanne a pene comprese tra i 2 anni e 4 mesi e i 7 anni e 8 mesi
Le persone condannate, secondo quanto appurato dalle indagini, avrebbe prestato soldi a famiglie e commercianti con interessi fino al 5000% sfruttando anche nell’ultimo periodo la situazione del lockdown generata dalla pandemia. I reati contestati sono quelli di usura aggravata dallo stato di bisogno ed estorsione.
Gli imputati, processati con il rito abbreviato, sono stati dichiarati responsabili di 29 episodi di usura e otto di estorsione. La condanna più alta è stata inflitta a Maria Magistro, ritenuta colpevole di 10 episodi. Spesso gli usurai facevano ricorso anche a violenze e minacce pesanti per intimidire le vittime e costringerle a pagare.