La Puglia resta senza i vaccini contro la bronchiolite che colpisce i neonati. In Regione hanno provato in tutti i modi a rientrare nella corsa partita però dal Nord. Precedentemente il ministero aveva detto no a causa del piano di rientro avviato nel settore Sanità. Le regioni del nord Italia così hanno potuto organizzarsi prima e ottenere le dosi.
Va ricordato che il vaccino, con parere favorevole dei genitori, deve essere inoculato entro i primi 12 mesi di età. La Puglia è riuscita ad ottenere dalla Lombardia 12mila dosi (vaccini in più rispetto ai suoi fabbisogni), ma non bastano a coprire gli oltre 22mila piccoli pazienti.
“I neonati della Puglia sono uguali ai neonati di tutta l’Italia comprese quelli che hanno avuto la fortuna di nascere nelle regioni che, non avendo problemi con il piano di rientro, avevano già chiuso i contratti con le case farmaceutiche. Ora però il governo e il ministero devono farsi garante che quele dosi siano messe a disposizione di tutta l’Italia – le parole del vicepresidente Piemontese -. Non può accadere che una bambina pugliese rischi di finire in terapia intensiva o addirittura di morire, mentre una bambina nata a Milano no”.