Ieri ha fatto molto clamore la notizia della carcerazione del pregiudicato, nonché fratellastro del calciatore barese, Giovanni “u curte” Cassano. I Carabinieri, data la sua vita troppo attiva sui social, avevano chiesto al Tribunale di Bari la custodia cautelare in carcere dato che, anche dalle dirette e dalle storie, ospitava in casa persone al di fuori del nucleo familiare, eludendo così una delle misure degli arresti domiciliari.
Bene, ieri proprio dal comando dei Carabinieri è stata diramata la notizia della carcerazione, peccato però che il comunicato stampa sia stato inviato a tutte le testate giornalistiche locali il giorno dopo in cui il giudice ha disposto i domiciliari per Giovanni Cassano, con espresso divieto di avere contatti, anche telefonici e telematici, con soggetti esterni al nucleo familiare o dall’avvocato che lo assiste.
E proprio ieri avevamo avuto una segnalazione in cui si diceva di aver visto “U Curte” in un bar del San Paolo, segnalazione da noi erroneamente tralasciata perché eravamo certi della parola delle Forze dell’Ordine.