Oltre mille denunce per stalking, violenza endofamiliare, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso sono arrivate alla Procura di Bari dal primo luglio 2022 a fine giugno 2023. Di queste, 625 sono stati rinviati a giudizio o archiviati e 91 sono arrivati a sentenza. I dati sono stati forniti dalla Procura riguardante le attività del terzo dipartimento.
“Si tratta di un pezzo importante del lavoro della Procura spesso poco visibile – sottolinea il procuratore Rossi -. Ma i procedimenti di cui si occupa questo settore sono quelli che incidono maggiormente sulla vita delle persone. Già prima dell’istituzione del codice rosso la Procura di Bari aveva adottato un protocollo, voluto dal procuratore aggiunto Anna Maria Tosto in collaborazione con l’ufficio gip, per trattare con celerità questi reati. Il carico di lavoro è enorme, ma le misure richieste arrivano nel giro di poche ore, al massimo di un giorno”.
“Il dipartimento si occupa di situazioni estreme e molto varie, che vanno trattate con la massima urgenza – ha evidenziato Angelillis -. La produttività di questo ufficio è tale che ci permette di non avere arretrati”. Il procuratore aggiunto ha portato un esempio molto recente: “Sabato è stato scarcerato un uomo che, dal carcere, aveva continuato a minacciare la moglie. Il giorno stesso è stata chiesta una misura nei suoi confronti ed è ritornato immediatamente in carcere”. I reati più comunemente denunciati sono lo stalking e i maltrattamenti in famiglia.