“Davanti a tanta violenza non c’è più tempo da perdere. È una vera e propria strage: la giovane Giulia di soli 22 anni è la 105esima donna uccisa in Italia dall’inizio dell’anno. È necessario intervenire subito con azioni concrete e non fermarsi alla retorica delle dichiarazioni. Servono iniziative che intervengano per sovvertire la cultura patriarcale che ha ancora radici profonde nella nostra società. E non c’è distinzione di fascia sociale né di età visto che tra le vittime e i carnefici ci sono giovani donne e giovani uomini, di qualsiasi provenienza” sottolinea presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone.
“Serve prevenire abbattendo la rete di stereotipi che sono il frutto di una cultura ancora diffusa nelle famiglie, negli ambienti della formazione e nel mondo del lavoro, che vede la dominazione della figura maschile. Una realtà ancora ingabbiata in categorie dove il “rosa” è per le femminucce e il “blu” per i maschietti, con tutto il corredo di false idee costruite su un’articolazione di presunte forza e debolezza rigidamente inquadrate in ruoli familiari sociali ed economici che portano gli uomini al potere e le donne un passo dietro. Le donne però negli ultimi decenni, grazie anche ai movimenti e alle associazioni femministe, hanno fatto grandi passi avanti nella conquista dei diritti e delle libertà, ma questo percorso non è ancora maturato tra gli uomini. Ci sono state velocità diverse. “Per questo serve intervenire già dall’infanzia, seminando valori che educhino alla parità e all’uguaglianza. Questi devono diventare concetti “scontati” e intrinsechi nella natura di ciascuno. In questo percorso la migliore alleata è la scuola. È da qui che dobbiamo partire per insegnare il rispetto e l’essenza vera dell’amore, che non è possesso. Dobbiamo parlare con i nostri ragazzi e ascoltarli”.
“La Regione Puglia intende fare la sua parte. È già pronta una proposta di legge a firma dei consiglieri del PD, dove l’intero articolo 3 è dedicato alla formazione nelle scuole con l’impegno della Regione a stipulare accordi con l’Ufficio scolastico regionale finalizzati alla realizzazione di percorsi con gli studenti, ma anche con i docenti, con i genitori e con il personale scolastico. “L’obiettivo è di promuovere il rispetto della persona, la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni di ogni tipo. La proposta di legge è già iscritta all’ordine del giorno tra i punti da esaminare nelle prossime sedute del Consiglio regionale. Chiederò ai colleghi di accelerare la discussione, diventata improrogabile. Nello stesso tempo lancio un appello ai gruppi di maggioranza e opposizione per approvare in tempi brevissimi il provvedimento. È il tempo della responsabilità e non ci possono essere divisioni”.