Ci siamo messi sulle tracce di Nanuccio, il 57enne che per anni ha vissuto come un topo in un edificio abbandonato tra le campagne di Torre a Mare e Noicattaro, dopo che la sua casa-discarica è stata murata. Come altri resta vittima dei tempi biblici delle norme e della burocrazia, che non coincidono quasi mai con quelli delle esigenze umane, e del consueto scaricabarile tra le varie autorità. Abbiamo prima richiamato il Pronto Intervento Sociale per organizzare la visita sanitaria obbligatoria, ottenendo le solite risposte, poi ci siamo recati al centro di Servizio Salute Mentale situato al quartiere San Paolo di Bari, per offrire il nostro aiuto. Al momento posti però in Psichiatria non ce ne sono e senza di questo non può essere attivato tutto quel percorso necessario per allontanarlo da quella vita disumana.
Il nostro unico intento è quello di poter garantire a Nanuccio una vita più dignitosa. In tanti ci hanno attaccato affermando di aver “scombussolato” la sua quotidianità e in molti, sulla falsa riga di quanto accaduto a Paolo, ipotizzano che il 57enne verrà riempito di psicofarmaci una volta preso in carico. Non siamo medici e non vogliamo sostituirci a nessuno, ci sarà qualcuno che sicuramente saprà sottoporre Nanuccio alle terapie necessarie per riacquisire lucidità. Come sempre vi aggiorneremo su tutto. Siamo tornati così sul posto con le amiche gattare per capire che fine abbia fatto.