Il caso di Michelina ha scosso la comunità adelfiese e non solo. A 60 anni vive in condizioni disumane e la sua salute mentale è labile, tanto da spingerla a fare cose che nessuno farebbe, come raccogliere le blatte avvelenate e portarsele in casa.
Della condizione di Michelina ne abbiamo parlato con Biagio Cistulli, assessore comunale alla Politiche Sociali di Adelfia. “I servizi sociali sono a conoscenza del caso di Michelina e interverremo con misure straordinarie. Essendo una paziente psichiatrica, non ha mai fatto entrare gli operatori in casa e grazie al vostro servizio si è potuto far luce sulle condizioni di vita della donna”.
“Michelina è in carico al Csm. Ci siamo messi in contatto con la responsabile, la dottoressa Piemontese che ha disposto un intervento straordinario che prevede la sanificazione dell’abitazione facendo uscire Michelina da lì. Se poi viene fuori che non può più vivere da sola, sarà il giudice a disporre la messa in struttura”.
“La colpa, senza andare a cercarla molto a fondo, è dell’amministratore di sostegno, l’unico che poteva entrare in quell’appartamento. La presa in carico non è nient’altro che diventare quella persona, prendere decisioni per lei come se fossero per noi stessi e in questo caso l’amministratore di sostegno non lo ha fatto”.