Non sono stati raccolti riscontri, e quindi sono state archiviate, le dichiarazioni di un pentito che aveva detto di avere avuto un incontro alla presenza anche del sindaco di Bari e di avere assicurato il suo appoggio elettorale in cambio di posti di lavoro. I magistrati che indagavano sulla vicenda – che farebbe riferimento a fatti risalenti almeno a 14 anni fa, non hanno trovato riscontri e hanno chiesto quindi l’archiviazione del procedimento. Archiviazione che è stata disposta dal gip lo scorso ottobre. La commissione parlamentare Antimafia però vuole vederci chiaro e ha chiesto alla Procura di trasmettere gli atti dell’inchiesta, tra cui il fascicolo dell’indagine archiviata con protagonista il primo cittadino di Bari.
Il riferimento è alla seguente dichiarazione del pentito De Santis. “Per quanto riguarda l’assunzione di Massimo Parisi all’AMTAB, ricordo che questi si era impegnato nelle campagne elettorali di Decaro e Giorgio D’Amore alla circoscrizione zona Japigia Torre a Mare tra il 2008 e il 2010. Gli incontri sono avvenuti circa 7 mesi prima o al massimo un anno prima dell’assunzione successiva di Massimo Parisi all’AMTAB. Si trattava di elezioni locali e Decaro era all’assessorato dei Trasporti. Alla riunione che avvenne nei pressi di un bar nella piazza di Torre a Mare, area pedonale, partecipai anche io e vi erano Decaro, il padre Giovanni, Giorgio D’Amore, Massimo Parisi, Michele De Tullio ed altri. Michele mi disse che dovevamo sostenere Decaro e Massimo Parisi sarebbe stato così assunto. Ricordo che avevano contatti con lo Studio Staff di Roma. Questa agenzia ha organizzato il concorso per autisti e questi avevano agevolato molti candidati con il trucco del cambio del codice a barra che, di fatto, ha agevolato soggetti non preparati che usufruivano dei risultati positivi di altri. Tra questi vi era Massimo Parisi che aveva avuto garanzie da Nunzio Lozito all’epoca direttore dell’Amtab”.