“La recente inchiesta giudiziaria denominata Codice interno ha disvelato un allarmante intreccio di rapporti tra mafia e politica, tali da minare la salute della democrazia, della trasparenza e della legittimità amministrativa”. Inizia così la richiesta di audizione che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro, ha inviato questa mattina alla Commissione regionale di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.
“Oltre alle 135 le misure cautelari emesse nei confronti dei vertici dei clan baresi ed esponenti politici locali, anche Amtab (azienda municipalizzata dei trasporti) è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria per infiltrazione mafiosa – spiega Picaro -. Un quadro giudiziario complesso da cui emerge un dato politico altrettanto allarmante: Amtab è stata completamente sottratta al controllo e alla vigilanza che competevano per delega al sindaco Decaro. Per cui oggi non basta dichiarare sui social di aver denunciato la compravendita dei voti, se per Amtab si è voltato dall’altra parte ignorando il controllo sistematico che la mafia assumeva sulla stessa. Pertanto, al netto delle responsabilità penali che saranno eventualmente accertate dalla magistratura, sulla quale si ripone la massima fiducia, ritengo che la politica sia chiamata a collaborare fattivamente con le istituzioni per stimolare la riprovazione sociale nei confronti del fenomeno mafioso, promuovere e rafforzare la cultura della legalità in ogni apparato pubblico, sociale ed educativo. Ed è nel pieno rispetto dell’operato della magistratura che ho chiesto di audire in Commissione Regionale Antimafia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il sindaco del Comune di Bari, Antonio Decaro, il prefetto di Bari, Francesco Russo, il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi e il procuratore aggiunto e coordinatore Direzione Distrettuale Antimafia Bari, Francesco Giannella al fine di attivare tutte le azioni di verifica, vigilanza e ispezione necessarie sul Comune di Bari che evidentemente sta pagando un prezzo troppo alto per l’incapacità gestionale dell’amministrazione Decaro”