“In seguito alle recenti notizie riguardanti il presunto voto di scambio e le infiltrazioni mafiose nelle municipalizzate del Comune di Bari, esprimo la massima preoccupazione per la salute della democrazia locale e per l’integrità delle istituzioni pubbliche. Insufficiente quanto indicato dal sindaco Decaro nel suo monologo senza contraddittorio, la polvere sotto il tappeto forse regna da troppi anni considerando le nuove notizie sull’inchiesta che quotidianamente apprendiamo dai media. La richiesta del centrodestra, che chiede il commissariamento, appare il minimo sindacale visto che altri comuni hanno subito commissariamento per molto meno”. Inizia così la nota di Sabino Mangano, candidato Sindaco del Movimento Civico OLTRE.
“Di certo non ne escono bene nemmeno loro perché ben 2 dei candidati arrivano proprio dal centrodestra (appoggiavano il loro candidato sindaco) e successivamente sono passati in maggioranza. Al gossip politico tra le parti ricordo che in questi situazioni è essenziale agire tempestivamente per preservare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel processo democratico! Chiediamo quindi l’immediata attivazione di un nucleo di controllo esterno, composto da membri esterni al Comune di Bari, incaricato di condurre un audit completo delle aziende partecipate per verificare, come prima azione, gli iter delle assunzioni avvenute negli ultimi 10 anni – continua -. Questo controllo dovrà essere esteso anche agli affidamenti diretti degli appalti sia nelle suddette aziende sia in quelli effettuati da parte delle ripartizioni comunali al fine di scongiurare qualsiasi forma di complicità con organizzazioni criminali nel settore degli appalti pubblici. Inutile aggiungere che il monitoraggio dovrà essere esteso a tutte le opere pubbliche collegate anche al PNRR, dove una montagna di milioni di euro saranno attrattiva sicura per le organizzazioni mafiose della città e non. Per quanto riguarda la notizia del personale della Polizia Locale che si sarebbe rivolto al clan Parisi a seguito di offese ricevute durante il servizio, se ne richiede la sospensione cautelare immediata e non retribuita dal servizio ed in caso di conferma di quanto appreso dalle indagini, il licenziamento immediato per condotta non conforme. Per le ormai vicine amministrative sfidiamo tutte le forze politiche (sempre che non arrivi un commissariamento) proponendo un nuovo patto etico elettorale che preveda, al fine di garantire trasparenza ed affidabilità dei candidati sindaci, consiglieri comunali, presidenti di municipio e consiglieri municipali, una rivisitazione delle regole della campagna elettorale che riguardano le coalizioni e l’organizzazione elettorale. Invitiamo dunque tutte le forze politiche a: 1) Impegnarsi nella costruzione di coalizioni a supporto del proprio candidato sindaco, limitando le stesse ad un numero massimo di tre liste. 2) Prevedere l’eliminazione di ogni forma di compenso o bonus da utilizzare durante la campagna elettorale o durante gli scrutini per i rappresentanti di lista o per i collaboratori. 3) Costituire un tavolo tecnico per la legalità e un osservatorio sui rapporti tra mafia e politica cittadina da attivare già prima delle elezioni con l’attuale amministrazione e gli attuali candidati che hanno ufficializzato la propria candidatura per le prossime amministrative. È fondamentale che nelle prossime elezioni prevalga la qualità ed affidabilità dei candidati, piuttosto che il mero numero di liste elettorali, di voti a strascico o di voti pagati tramite i rappresentanti di lista. Contiamo sulla collaborazione di tutte le forze politiche e sulla pronta azione delle istituzioni per accogliere ed affrontare con determinazione questa sfida e ristabilire la fiducia dei cittadini nella democrazia locale. Bari è una città caduta in una profonda crisi di legalità e moralità! Dobbiamo tutti insieme combattere per ripristinare questi fondamentali valori che devono essere il faro unico per le attuali e future generazioni”.